Lo psicologo americano Daniel Goleman ha formulato il costrutto dell'Intelligenza Emotiva, in cui individua un particolare tipo di intelligenza intellettuale legata alle emozioni.
Secondo Goleman, questo tipo di intelligenza può essere un fattore determinante per il raggiungimento dei propri successi personali e professionali.
L'intelligenza emotiva si riferisce ad un costrutto psicologico che si sviluppa negli anni '90 e definisce la capacità di usare le emozioni in modo intelligente; identificandole, comprendendole, gestendole si riesce ad affrontare al meglio gli ostacoli della vita. Queste possono, quindi, darci una marcia in più aiutandoci a comunicare in modo efficace, a saperci auto motivare, a reagire meglio agli stimoli provenienti dall'ambiente esterno.
L’educazione in natura offre una varietà di diverse attività e opportunità per i partecipanti per sviluppare l’ intelligenza emotiva.
Ad esempio, attraverso la pedagogia dell’errore: quando i bambini cercano di apprendere nuove abilità, spesso falliscono. Il flusso libero e la mancanza di vincoli di tempo, consentono al singolo di sviluppare abilità in un ambiente calmo e senza pressioni. Alla fine, padroneggeranno l'abilità seguendo il proprio ritmo personale. Attraverso il fallimento iniziale, si supporta la costruzione della resilienza e dell’ autodeterminazione dell’ individuo.
Lasciare semplicemente che i bambini facciano le proprie scelte, consente loro di portare a termine i compiti attraverso l'apprendimento per “prove ed errori" di Thorndike e ciò andrà a beneficio della loro resilienza e dello sviluppo dell'intelligenza emotiva.
Far parte di un gruppo, aiutare i propri compagni e cercare di organizzare attività insieme fa capire loro in profondità non solo le proprie emozioni ma anche quelle degli altri, stimolando l’empatia.
L'ambiente foresta consente inoltre ai bambini di discutere e condividere i propri sentimenti in modo aperto e onesto.